SEO Ottimizzazione per i motori di ricerca

La presente guida offre un’introduzione dettagliata sull’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO): partendo dalla sua definizione, offre approfondimenti su come ottimizzare una pagina web, creare contenuti rilevanti e misurare i risultati ottenuti.

Maggio 2024

Cosa significa SEO e come funziona

La SEO consiste nel soddisfare le esigenze di ricerca degli utenti creando contenuti pertinenti e di alta qualità e fornendo la migliore esperienza utente possibile.

L’acronimo SEO deriva da “Search Engine Optimization” ed abbraccia un insieme di pratiche mirate a ottimizzare un sito web al fine di aumentare la sua visibilità organica nei risultati dei motori di ricerca generalisti come Google e Bing

Per semplificare, le attività di ottimizzazione SEO per i motori di ricerca sono tre:

  • Ottimizzazione tecnica. La prima fase permette ai motori di ricerca di accedere e comprendere correttamente i contenuti del tuo sito web. Fare SEO significa anche migliorare l’esperienza utente come consigliato da Google con l’introduzione dei Core Web Vitals1 e adottare soluzioni innovative come Schema.org2 per stare al passo con l’evoluzione del web.
  • Creazione di contenuti di qualità. I tuoi contenuti devono saper rispondere a diversi intenti di ricerca. Se gli utenti dimostreranno di apprezzarli, i motori di ricerca sapranno di aver fornito il miglior contenuto disponibile. Questa consapevolezza si tradurrà in un miglioramento del tuo posizionamento.
  • Distribuzione e promozione dei contenuti. I contenuti, laddove possibile, devono essere pensati e creati con un obiettivo ben preciso: essere condivisi dagli utenti! Essere citati con un link da siti autorevoli, è infatti un modo inequivocabile per comunicare a Google che il tuo è un contenuto di qualità.

Come funzionano i motori di ricerca

Per ottimizzare al meglio un sito web, è funzionale sapere come funzionano i motori di ricerca:

  1. Scansione o Crawling – I motori di ricerca come Google, scansionano il Web alla scoperta di nuovi contenuti tramite sofisticati programmi chiamati crawler o spider, ovvero programmi informatici sviluppati per visitare i siti web, leggerne i contenuti e codificarne le parole in grado di descriverli al meglio.
  2. Renderizzazione o Rendering – I motori di ricerca elaborano l’aspetto della pagina utilizzando le informazioni HTML, JavaScript e CSS.
  3. Indicizzazione o Indexing – Google copia e archivia i contenuti scansionati in un indice. Questo indice è memorizzato in server di elevatissima potenza affinché, quando un utente fa un ricerca, il risultato venga fornito quasi in tempo reale.
  4. Posizionamento o Ranking – Quando l’utente effettua una ricerca, gli algoritmi dei motori di ricerca, valutano sulla base dei fattori di posizionamento, quali contenuti rispondono meglio alla sua domanda informativa.
Video Youtube – Come funziona Google
In questo video viene spiegato in modo semplice e accessibile a tutti come funziona Google, il motore di ricerca di Mountain View.

Ricerca e analisi delle parole chiave

Per capire chi sono e cosa cercano i tuoi utenti, rispondi a queste 4 domande:

  1. Che problema vogliono risolvere cercando nel web?
  2. A cosa sono realmente interessati?
  3. Che tipo di linguaggio usano?
  4. Quali sono i siti web che rispondono alle loro domande?

Una volta risposto, avrai una lista iniziale keyword e di siti competitor per definire il tuo set di chiavi di ricerca su cui concentrare i tuoi sforzi.

La ricerca e analisi delle parole chiave è il primo passo di una qualsiasi strategia SEO perché aiuta a capire cosa e come cercano gli utenti online

Ci sono quattro parametri che ti possono aiutare nella scelta dei termini di ricerca più adatti ai tuoi obiettivi di posizionamento:

  1. Intento di ricerca – Motivo per cui un utente effettua una ricerca, comunemente classificato in navigazionale, informativo, commerciale e transazionale, è il criterio principale per definire la natura dei contenuti presenti in una pagina web
  2. Volume di ricerca – Numero di volte, stimato normalmente su base mensile, per cui una parola chiave viene digitata su un motore di ricerca
  3. Rilevanza – Un termine può avere anche alti volumi di ricerca ma non essere rilevante per il sito che state ottimizzando
  4. Concorrenza – Parole chiave con alti volumi di ricerca possono potenzialmente attrarre molti utenti ma avere anche un’elevata concorrenza

Prima di procedere oltre, ci tengo a spiegarti il modello della Coda Lunga o Long Tail3.

Long Tail Keyword - Esempio SEO
Le parole chiave short tail sono generiche e si caratterizzano per volumi di ricerca e competitività più alti. Le long tail invece sono più specifiche con minori volumi ma più facili da posizionare.

Le parole chiave a coda lunga, ovvero query più strutturate e puntuali, rispondono meglio alla domanda informativa degli utenti e hanno generalmente tassi di conversione più alti

Risulta quindi intuibile come sia consigliabile puntare su un più alto numero di parole chiave con minori volumi di ricerca piuttosto che per poche keyword molto competitive.

Quali strumenti usare per trovare le parole chiave

Ci sono numerosi strumenti che ti possono aiutare a trovare le parole chiave giuste: il più popolare è lo Strumento di Pianificazione delle Parole Chiave o Keyword Planner di Google Ads4.

Google Ads – Strumento ricerca parole chiave – Pannello utente
Lo strumento gratuito di ricerca delle parole chiave di Google Ads fornisce idee, indicazioni sui volumi di ricerca e statistiche storiche delle ricerche.

Adesso hai tutti i dati necessari per prioritizzare la scelta delle tue parole chiave e mappare gli intenti di ricerca dei tuoi utenti.

La struttura del sito web

L’architettura di un sito internet permette ai motori di ricerca di trovare, scansionare e indicizzarne i contenuti.

I contenuti più importanti di un sito web devono essere raggiungibili con un massimo di 3 clic dalla home page

Ci sono alcuni accorgimenti che possono fare davvero la differenza per organizzare i contenuti di un sito web:

  • Usa il menù di navigazione principale, il footer e l’eventuale sidebar per collegare i contenuti principali del sito
  • Identifica le pagine che ricevono più link interni, utilizzando uno strumento come ScreamingFrog5 che emula gli spider dei motori di ricerca
  • Cura l’esperienza utente della home page: offri collegamenti diretti ai contenuti per te più strategici
  • Utilizza delle pagine di categoria per listare e raggruppare i contenuti in aree tematiche
Struttura sito web ottimizzata SEO - Illustrazione
Un’architettura ben progettata, migliora sensibilmente l’esperienza utente e influisce positivamente sul posizionamento di un sito web.

Cosa sono e come ottimizzare i link interni

I link interni sono collegamenti che vanno da una pagina ad un’altra dello stesso sito e sono comunemente utilizzati nel menù di navigazione principale e nel footer.

Il testo di ancoraggio utilizzato nei link di collegamento tra le pagine, chiamato anche anchor text, deve essere parlante, descrittivo e predittivo

Qui di seguito alcuni consigli per ottimizzare i link interni di un sito web:

  • Collegare le pagine più importanti del sito in modo strategico
  • Inserire preferibilmente i link interni all’inizio della pagina di origine
  • Utilizzare delle parole chiave rilevanti come testo di ancoraggio
  • Evitare lo stesso testo di ancoraggio per pagine di destinazione diverse

Questi semplici accorgimenti, aiutano gli utenti (e Google) a sapere con anticipo il contenuto delle pagina di destinazione a cui il link interno fa riferimento.

Ottimizzazione SEO dei link interni del sito web Wikipedia
I link interni di Wikipedia favoriscono la navigazione e l’accessibilità alle risorse del sito web.

Ottimizzazione SEO On page

I contenuti, da soli, non sono sufficienti ad assicurare il buon posizionamento di un sito.

Le tecniche di ottimizzazione SEO On-page servono a rendere una pagina web rilevante per specifiche parole chiave

Eccoti quindi gli elementi più importanti di una pagina web da ottimizzare.

Meta tag Title

Il tag <title> è l’elemento strutturale a cui i motori di ricerca attribuiscono più rilevanza.

Questo tag HTML si trova nel <head> del codice sorgente della pagina.

Un tag <title> ottimizzato SEO deve:

  • Avere al massimo 55 caratteri (spazi inclusi)
  • Prevedere la parola chiave all’inizio
  • Essere scritto in modo accattivante
  <html>

    <head>

      <title>SEO, l'Arte dell'Ottimizzazione per Motori di Ricerca</title>
    
    </head>

  </html>Code language: HTML, XML (xml)

Meta tag Description

Il tag meta name="description" è il frammento di testo associato ad ogni pagina web che viene visualizzato da motori di ricerca nelle loro pagine dei risultati (SERP).

Spesso gli utenti non cliccano sul primo risultato offerto dai motori ma scandagliano la pagina dei risultati di ricerca per trovare lo snippet che soddisfa meglio il proprio bisogno informativo.

La meta Description, se compilata strategicamente, può influenzare il Click To Rate (CTR) e quindi indirettamente il posizionamento della tua pagina web

Eccoti quindi tre semplici regole per ottimizzare al meglio le meta description del tuo sito web:

  • Utilizza al massimo di 145 caratteri (spazi inclusi)
  • Cerca di essere breve e includi una call to action
  • Ricordati di inserire la parola chiave

Ricorda, è sempre una questione di intento di ricerca.

  <html>

    <head>

      <meta name="description" content="Cosa significa SEO? Come si ottimizza un sito web per i motori di ricerca? In questa guida completa e aggiornata troverai tutte le risposte!" /> 
    
    </head>

  </html>Code language: HTML, XML (xml)

Indirizzo di pagina URL

Strutturare una URL con un massimo 3/5 parole, secondo alcuni studi6, pare sia premiante e favorisca il posizionamento organico.

Un altro aspetto da considerare è l’inclusione della parola chiave:

  • Deve essere breve, parlante e predittiva
  • Le parole che la costituiscono devono essere suddivise dal trattino -
  • Le stop words7 sono severamente vietate (oltre che inutili)

Marcatori titolo Hx

I marcatori titolo hx sono tag HTML usati per determinare una gerarchica dei contenuti e possono avere un impatto positivo sul ranking.

Ecco quindi delle semplici best practices per ottimizzarli al meglio:

  • Utilizza un solo h1 per pagine e includi la parola chiave principale
  • I marcatori titolo h2, h3, ecc., devono essere utilizzati in modo gerarchico e devono fornire una chiara descrizione del contenuto che anticipano
  <html>

    <body>

      <h1>SEO: ottimizzazione per motori di ricerca</h1>

      <h2>Cosa significa SEO e come funziona</h2> 
    
    </body>

  </html>Code language: HTML, XML (xml)

Immagini e come ottimizzarle

Se sei un blogger o scrivi articoli per un quotidiano online, ti sarai chiesto se abbia senso inserire le immagini nei tuoi post.

La risposta ovviamente è si!

Le immagini rendono parlanti le risorse testuali del tuo sito web e contribuiscono positivamente al posizionamento dei tuoi contenuti

Se vuoi ottimizzare un’immagine per i motori di ricerca, ricorda di:

  • Scegli con cura il nome del file in modo che descriva l’immagine
  • Comprimi le dimensioni dell’immagine per ridurre i tempi di caricamento
  • Compila il tag alt="…" text con la parola chiave di riferimento

Le immagini, oltre a contribuire all’esperienza utente, giocano un ruolo fondamentale nelle conversioni dei siti e-commerce.

  <html>

    <body>

      <img src="https://www.paoloalbera.com/seo.webp" alt="SEO" width="1024" height="768" >
    
    </body>

  </html>Code language: HTML, XML (xml)

La velocità di caricamento del sito web

Gli utenti sono sempre più attenti alla velocità di caricamento di una pagina web8. Come loro, anche i motori di ricerca come Google9 lo sono.

Un sito web veloce nei tempi di caricamento, permette infatti di:

  • Facilitare l’accesso e l’indicizzazione delle risorse da parte dei motori di ricerca
  • Migliorare l’esperienza utente aumentando quindi il tasso di conversione

Per questa ragione, Google ha reso disponibile il PageSpeed Insights, tool di analisi che fornisce alcuni suggerimenti per migliorare i tempi di caricamento di una pagina web.

In alternativa, ti consiglio l’uso di Web Page Test che, a mio avviso, offre risultati più dettagliati e attendibili.

Ottimizzazione SEO per dispositivi mobili

Ognuno di noi ha uno smartphone che usa ogni giorno per comunicare e cercare informazioni online.

Google ha confermato di dare priorità alla versione mobile dei contenuti di una pagina web per decidere il posizionamento dei risultati organici di ricerca10.

Ottimizzare un sito web per dispositivi mobili è un requisito fondamentale per essere oggi visibili sui motori di ricerca

L’ottimizzazione per dispositivi mobili o mobile SEO prevede che:

  • Le risorse devono essere accessibili da qualsiasi device
  • I contenuti devono essere ugualmente visibili su tutti i dispositivi
  • I tempi di caricamento devono essere rapidi anche su smartphone
  • L’esperienza utente deve essere appagante su tutti i dispositivi
Ottimizzazione SEO – Sito web mobile friendly
Risultato del test fatto con il tool messoci a disposizione di Google che valida la conformità mobile del mio sito web.

Anche in questo caso, Google ci viene in aiuto offrendoci uno strumento gratuito di Test di Ottimizzazione Mobile che fornisce consigli utili su come rendere un sito mobile friendly.

Ottimizzazione SEO Off page

L’algoritmo di Google si basa in gran parte sui link11 ed è quindi importante che un sito web abbia un profilo di backlink di qualità.

Esistono diverse strategie di ottimizzazione off site ma, dal momento che i motori di ricerca si sono fatti sempre più furbi nell’identificare le manipolazioni artificiose, alcune di queste sono diventate estremamente pericolose.

Se sei un neofita della SEO e non vuoi mettere a repentaglio la visibilità organica del tuo sito web, concentra i tuoi sforzi sul content marketing

Vediamo quindi insieme come procedere passo passo nella creazione e promozione di contenuti di qualità.

Come identificare l’audience di riferimento

Se vuoi che i tuoi contenuti siano citati o, meglio ancora, linkati, devi innanzitutto capire chi è disposto a leggerli.

Ci sono diversi strumenti che ti possono aiutare ad identificare gli influencer di riferimento. Uno dei più efficaci sul mercato è a mio avviso il Content explorer di Ahrefs12.

Ahrefs - Content explorer - Pannello utente
Il Content explorer di Ahrefs ti permette di identificare i contenuti più performanti nella tua nicchia e trovare migliaia di link potenziali.

Come scegliere e promuovere nuovi contenuti

Alcune tipologie di contenuti sono particolarmente adatte a ricevere link esterni o ad essere condivisi.

Se sei alla ricerca della giusta ispirazione, eccoti qualche consiglio:

  • Crea contenuti capaci di risolvere i problemi dei tuoi utenti
  • Analizza i contenuti di successo dei tuoi competitor e migliorali
  • Individua gli influencer di settore disposti a promuovere contenuti

Ricordati le parole chiave!

Utilizza la keyword research per capire come i tuoi utenti usano i motori di ricerca e utilizza il loro linguaggio per sviluppare nuovi contenuti o per ottimizzare quelli già esistenti.

Come misurare i risultati

Una volta ottimizzato il tuo sito web, dovrai analizzare la bontà del tuo lavoro. Esistono diversi KPI da monitorare, ovvero metriche che permettono di misurare la performance di una determinata attività o processo, come esempio una campagna SEO. Analizziamo insieme quelli più rilevanti.

Posizionamento delle parole chiave

Il costante (e ansioso) monitoraggio del posizionamento di tutte le query di ricerca per cui il tuo sito web si posiziona, è un approccio che ti sconsiglio caldamente.

Per capire i risultati della tua campagna SEO, monitora nel tempo il posizionamento delle parole chiave più importanti e strategiche

Il mercato offre svariati strumenti, gratuiti e a pagamento. Alcuni di questi, permettono di monitorare anche il posizionamento per ricerche da dispositivi mobili e geo-localizzate.

Se sei una piccola impresa o ti stai avvicinando alla SEO, uno strumento gratuito come Google Search Console13 ti permetterà di sviluppare la dimestichezza necessaria per valutare il posizionamento del tuo sito web.

Google Search Console - Pannello utente
La Google Search Console, offre svariati rapporti per analizzare il comportamento di un sito web tra cui quello relativo al posizionamento medio delle parole chiave.

Traffico organico dai motori di ricerca

L’analisi del traffico organico permette di misurare il numero di visitatori provenienti dai motori di ricerca e di comprenderne il comportamento all’interno del sito.

La variazione di traffico organico dai motori di ricerca è il KPI più rappresentativo per valutare i risultati della tua campagna SEO

Google Analytics14 è le suite di web analytics più diffusa che, già nella sua versione gratuita, offre strumenti di analisi molto avanzati.

Pannello utente con report di traffico esemplificativo di Google Analytics
Pannello utente Google Analytics 360 che mostra i dati relativi alle sessioni organiche del sito web.

Per conoscere il traffico naturale intercettato dal tuo sito web su Google Analytics, accedi al pannello principale, vai su Pubblico > Panoramica > Tutte le sessioni e filtra per Traffico Organico.

Contatti e vendite dai motori di ricerca

Il modo più semplice per ottenere questi dati è quello di impostare degli obiettivi o di attivare il monitoraggio e-commerce in uno strumento di analisi come Google Analytics.

Tra i KPI più importanti da monitorare per misurare il ROI della attività SEO ci sono le lead, le vendite e il fatturato

Sebbene i dati dei tool di web analytics siano generalmente semplici da collezionare, devi tenere presente quanto segue:

  • I dati sono, in maniera più o meno variabile, inaccurati
  • La tecnologia del sito può provocare distorsioni nei dati raccolti
  • Scegli il modello di attribuzione15 appropriato per fare le tue valutazioni.

Per concludere

A questo punto, hai i fondamenti necessari per capire come ottimizzazione il tuo sito web. Tuttavia, potrebbe sorgere spontanea una domanda: da dove cominciare?

È imperativo stabilire delle priorità. In base alla mia esperienza nella consulenza SEO, è raro incontrare un sito ottimizzato in maniera impeccabile sotto ogni aspetto.

Pertanto, è essenziale riflettere sulle proprie competenze, sul budget a disposizione e sulle strategie di ottimizzazione ritenute più efficaci per migliorare il posizionamento del proprio sito.

Ricorda: l’obiettivo di una qualsiasi strategia SEO è quello di aumentare la visibilità naturale del tuo sito web e di attrarre un flusso costante di visitatori realmente interessati a quello che hai da offrire.

Referenze

  1. Core Web Vitals – Metriche essenziali introdotte nel 2020 da Google per valutare la user experience di un sito web e ritenute essenziali per una buona esperienza utente
  2. Schema.org – Vocabolario specifico di tag o microdati che facilitano la comprensione di una pagina web da parte dei motori di ricerca
  3. Coda Lunga o Long Tail – Espressione coniata da Chris Anderson in un articolo dell’ottobre 2004 su Wired Magazine che descrive un modello economico e commerciale
  4. Strumento di Pianificazione delle Parole Chiave – Lo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads è uno strumento di ricerca che consente di trovare le parole chiave target più adatte per annunci display, della rete di ricerca, video e per app
  5. ScreamingFrog – Tool SEO desktop (PC o Mac) che esegue la scansione di link, immagini, CSS, script e app dei siti Web
  6. We Analyzed 1 Million Google Search Results – Studio sui fattori di ranking effettuato da Backlinko alias Brian Dean
  7. Stop Words – Le stop words, come gli articoli, le congiunzioni e le preposizioni sono elementi comunemente usati nella scrittura che i motori di ricerca considerano poco rilevanti ai fine della comprensione del testo
  8. Find out how you stack up to new industry benchmarks for mobile page speed – Think With Google, Daniel An Google Global Product Lead, Mobile Web
  9. Using site speed in web search ranking – Google Webmaster Central Blog
  10. Rolling out mobile-first indexing – Google Webmaster Central Blog, 26 marzo 2018
  11. Test di Ottimizzazione Mobile – Strumento gratuito di Google che consente di verificare la facilità di utilizzo della tua pagina su dispositivi mobili
  12. Ahrefs – Suite SEO che contiene strumenti per l’analisi dei link, la ricerca di parole chiave, l’analisi dei concorrenti, il monitoraggio del ranking e l’auditing di siti web
  13. Google Search Console – Search Console fornisce rapporti su cui è possibile eseguire azioni, strumenti e risorse per l’apprendimento, pensati per portare i tuoi contenuti sulla Ricerca Google
  14. Google Analytics – Google Analytics permette di misurare vendite, conversioni e il comportamento degli utenti sul tuo sito web
  15. Modello di attribuzione – Regola che determina il modo in cui le conversioni vengono attribuite ai punti di contatto nei percorsi degli utenti